sabato 9 giugno 2012

Sono cose da blog

venerdì 8 giugno 2012

Incompleto


La mia finestra è un palo, un palo immobile, una finestra che non può essere aperta. Polvere su polvere. Guardo fuori attraverso il vetro e vedo un cielo a piano terra, un cielo diviso, un cielo cieco a metà. Ecco, il palo che salva dalla pena, il palo che non accontenta mai, eppure, resta il gesto, l’eterna impresa incompiuta, palo. Urla per le strade, infestate da ambulanti randagi che cercano risposte lontane, qualche cenno improvviso, risoluto, che possa arrestare il loro errante vagare - Castagnieeeee . Urla indistinte dal gioco come le stanche onde di un lago che placide vanno e vengono nella mia testa, urla del primo pomeriggio, per uno scherzo, per una risata che non smette di divertire. Bambini già grandi, nei fatti, nei sogni infranti di una strada che non vuole raccontare favole, inutili racconti da scuola materna. C’era una volta la strada. Gli occhi servono per vedere e non vedere. Le mani sanno della loro forza, dell’innocenza perduta. L’amore è paura. L’amicizia è timore. Una volta tanto apro gli occhi e li vorrei chiudere. Trattengo il respiro della coscienza: apnea emotiva. Vado in fondo ai miei pensieri ad un passo dall’oblio, sono circondato dal vuoto dell’esistenza, dalla strada affamata di vita. C’era una volta un sogno che sapeva di speranza, lo so, lo spero. Vado giù a cercarlo. Continuo la discesa e l’ossigeno inizia a mancare, mentre stringo la mandibola per non perdere le ultime briciole d’aria, la testa si fa più pesante, i pensieri come macigni mi portano a sprofondare tra le correnti marine. Sono stanco. Mi abbandono al mare, al suo silenzio. Vedo strani pesci nel fondale che mi avvolgono in un abbraccio viscido. Mi riportano alla superficie in un attimo. È lì che incontro gli occhi di quel ragazzo. Occhi furbi e freddi che sanno di storie lontane e ombre perdute, fantasmi e cuori, miseria e immatura redenzione -Saivvooo- mi chiama. Lo vedo, alle porte di un cancello metallico, che si avvicina verso di me, cammina in fretta. Il suo volto è segnato da mille cadute,ferite, dai spregiudicati colpi della strada. Ogni favola ha la sua morale, ogni strada ha le sue cicatrici. Cicatrici inevitabili che parlano nel silenzio, crescono nel rancore. Piccolo con il corpo d’acciaio e sangue, con lacrime mute sotto la pelle mi saluta con un abbraccio veloce e inconsistente. Gli parlo -Dove abiti, dove vivi?- e le sue risposte sono un eco, i fumi stanchi di una nave lontana, una sfida da affrontare -Non ho una casa, non ho una famiglia- e mentre parlava, fumava un mozzicone di sigaretta. Aveva dodici anni e aveva iniziato dai dieci anni. A dodici anni fumava già la solitudine.- Ne vuoi una?- mi disse senza guardarmi.”Non fumo”risposi senza parlare. Lo guardai e cercai il profondo senso del suo nome, il respiro nell’apnea, la speranza di una nuova vita. Ecco un cuore solo che si scopre incompleto.


giovedì 7 giugno 2012

ANIMA



L'anima si tinge
di variopinti messaggi
come l'ala di una farfalla
cosparsa di mille colori.
Identificandomi con te
ho la sensazione di
annullamento istantaneo.
Un'ebbrezza mi coinvolge
nella sua freschezza, tale
da fare di me qualcosa
nelle tue mani.
Si, sono cosparso
e perso di te. 







pubblicato da:Aquila Selvaggia

mercoledì 6 giugno 2012

Il Dissuadersi del Tempo

Vidi l'eternità innanzi a me,
il fragore del tempo diradarsi in un singolo piccolo gesto.
L'ombra del passato tese la sua mano, pregandomi silenziosamente di afferrare il suo dolore, e mentre un vecchio orologio, regalava il suo ricordo di solitudine e pace al mio cuore, mi voltai chiudendo gli occhi, e rinnegando la lacrima che ormai di fretta, fuggiva da me, rompendo il silenzioso ticchettare del tempo... sussultai nella notte:
Non posso dormire.. devo rivederti.




 pubblicato da: Gabriele Costa


SOGNO DI TE

L'amore che nasce in me,
porta ad un sottile tormento
ad una graduale sensazione dolorosa
dolce, struggente.
Ti sogno come non sei,
angelo della vita
di una vita, la mia, che lentamente
va risvegliandosi al chiarore primitivo
di un'alba.
Posso averti, posso sperare...?
L'incertezza è il mio pasto,
il tormento la mia soddisfazione
e l'amore la ragione di vita.



pubblicato da :"Aquila selvaggia" 

1,2,3 stella !

Io sono Siciliana
ma sono aperta.
Io non sono toscana
ma per i siciliani il mio dialetto è cambiato.
Io non sono magra
ma neanche grassa.
Io amo il rosso
ma non troppo.
Io non porto la taglia 40
ma non ti dirò che taglia porto.
Io sto bene
ma sono piena di dolori.
Io sono felice più che mai
ma sono sempre alla ricerca di una svolta.
Io credo ancora nelle persone
ma non è sempre facile.
Io credo che un giorno diventerò un'artista
ma non è sempre facile scontrarsi contro un muro.
Io amo il mio ragazzo
ma su questo non c'è nessun ma.
Anzi credo che un giorno saremo cosi anziani da guardarci negli occhi e capire che eravamo destinati a  crescere insieme.
Io credo che non smetterò mai di dipingere
anche se non raggiungerò la vetta più alta.
Perché mi piace e mi fa sentire meglio,
mi fa guardare il mondo da un'oblo.

martedì 5 giugno 2012

Pablo Neruda



La poesia è un atto di pace. La pace costituisce il poeta come la farina il pane.

lunedì 4 giugno 2012

Guarda

Mi hai accarezzato il cuore, hai suonato le corde di un cuore che ormai hai guarito da tempo.
Ho camminato per tanto tempo da sola e poi mi sono scontrata con il tuo cuore silenzioso e profondo, quel cuore mi aveva spaventato ma mi aveva scaldato.
Nella mia vita ho incontrato tanti cuori ma nessuno era come il tuo, il tuo cuore mi ha guarito ed ha ricucito tutte le mie ferite.
Ho scelto il tuo cuore tra milioni cuori e sceglierò sempre il tuo cuore, sarò sempre accanto a te ogni volta che lo vorrai e che ne avrai bisogno.
Siamo due anime legate da un solo filo, ogni volta che cadrai io sarò li pronta a sorreggerti, perchè è questo che fa una compagna.
Mi hai aiutato a cancellare il passato e ogni volta che il mio passato tornava nel mio presente, tu eri pronto a scacciarlo via come un cavaliere con la sua spada scintillante.
Ci saranno momenti nei quali la neve cadrà sulle nostre teste e momenti nei quali il sole ci scalderà il cuore, ma la cosa che conterà di più sarà percorrere la nostra strada insieme, passo dopo passo, insieme per raggiungere il nostro angolo di paradiso interiore.