domenica 1 aprile 2012

Marina Abramovic a Milano, anteprima nazionale per il film “The artist is present”
Che le arti non siano più considerate compartimenti stagni non è una notizia né una novità. Ma gli appuntamenti di qualche intelligenza e le iniziative feconde che le fanno incontrare, collaborare, confrontare insieme non sono all’ordine del giorno. Anche per questo, l’appuntamento di Firenze di questa sera è una tappa da non perdere per tutti coloro che ricercano esperienze espressive e linguistiche della contemporaneità. Nello specifico, si incontreranno gli appassionati di cinema e di arte contemporanea e il connubio sarà eccezionale davvero: giovedì 22 marzo, alle ore 20.30, “Lo schermo dell’arte film festival” presenta “Marina Abramovic: the artist is present” di Matthew Akers(USA, 2012, 106’), film premiato con il Panorama audience award per il miglior documentario al 62° Festival del Cinema di Berlino.

Contemporaneamente il film sarà presentato – alle 20.30 e alle 22.15 all’Apollo SpazioCinema – anche a Milano alla presenza dell’artista stessa. Perché è Milano – al Padiglione d’Arte Contemporanea (Pac) – che Marina Abramovic ha scelto come luogo che ospita dal 21 marzo al 10 giugno il suo primo lavoro – The Abramovic Method – dopo la grande retrospettiva al MoMa di New York nel 2010 Questa nuova opera, coprodotta e distribuita in Italia da GA&A e Feltrinelli Real Cinema, documenta l’ultima performance artistica realizzata dalla artista dal titolo “The Artist is Present”. Il plot è suggestivo: in un’enorme stanza del museo americano, in occasione della prima retrospettiva incentrata sui suoi quarant’anni di carriera, 
Le scene del film, appena applaudite al Sundance Film Festival, rendono lo spettatore protagonista: “Guardando le espressioni degli occhi e del volto dell’artista – spiega Lucchesi – si partecipa di una visione intima e personale del suo mondo. In questo film si riconosce lo stile inconfondibile di Abramovic, che ha sempre incentrato la propria arte sulla performance attribuendo grande valore alla preparazione fisica e mentale, elementi basilari per generare quell’interrelazione emotiva tra pubblico e performer”.


Autore: Eugenia Romanelli
Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/

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